L’ernia del disco è una patologia ampiamente diffusa, e al contempo poco conosciuta da parte dei pazienti, è difatti opinione comune che una volta presentatasi l’ernia non possa risolversi se non con l’intervento chirurgico,in realtà non è così!!

L’erniazione del disco si verifica quando il rivestimento duro di un disco (anulus fibroso) nella colonna vertebrale si lacera o si rompe e di conseguenza la parte interna morbida e gelatinosa del disco (nucleo polposo) può sporgere (erniare) dal rivestimento, alcune volte tuttavia, l'anello fibroso, pur lacerato, non si rompe ed il disco rimane integro, sebbene deformato (protrusione discale o bulging).

L’ernia e le protrusioni possono essere responsabili della compressione delle radici nervose con insorgenza della sintomatologia dolorosa, le lacerazioni del disco inoltre determinano il rilascio di mediatori chimici dell'infiammazione che possono causare un dolore severo anche in assenza di una compressione diretta delle radici nervose (radicolite chimica).

Più dell’80% delle ernie e protrusioni discali si manifestano nella regione lombare, possono comunque interessare anche gli altri tratti della colonna vertebrale (cervicale, dorsale).

Sono più comuni nei soggetti di età compresa fra i 30 e i 50 anni, ma possono colpire anche le altre fasce di età adulta.

SINTOMATOLOGIA

I pazienti possono lamentare:

-dolore di diversa intensità e con diverse caratteristiche ( trafittivo, crampiforme, urente, ecc…)

- variazioni della sensibilità come : ipoestesia ( ridotta sensibilità tattile-termica dolorifica), disestesia ( alterata sensibilità), allodinia ( dolore provocato da stimoli normalmente non dolorosi), iperalgesia, parestesie ( formicolio).

-deficit di forza

-compromissione nelle normali attività

La sede dei sintomi è comunque legata alla localizzazione dell'ernia o della protrusione.

Ernia/protrusione discale lombare
I sintomi si manifestano alla schiena in sede lombare, ai glutei, alle cosce, e possono irradiarsi al piede sino alle dita.

Il nervo sciatico è quello più frequentemente colpito (dolore posteriore alla coscia, alla gamba, fino alla caviglia o alle dita del piede), tale quadro viene definito lombosciatalgia.

Può essere interessato anche il nervo femorale (dolore alla coscia in regione anteriore e/o interna, esteso fino al ginocchio), in tal caso si parla di lombocruralgia.

Ernia/protrusione cervicale
I sintomi possono colpire la nuca, il collo, la scapola, la spalla, il braccio e la mano e la sintomatologia può essere mono o bilaterale, e variare nel tempo.

MECCANISMI D’AZIONE DELL’ OSSIGENO-OZONOTERAPIA

-Azione antidolorifica

-Azione antinfiammatoria

-Azione antiedemigena

-Azione decontratturante

-Azione neuroprotettiva sul nervo

-Azione immunoregolatrice

-Azione antiossidante

L’Ossigeno Ozono Terapia permette quindi di:

- Disidratare l’ernia ( ridurla di dimensioni)
- Togliere l’infiammazione locale
- Decontrarre la muscolatura

- Ridurre il dolore ed i sintomi associati

- Evitare l’intervento o altre procedure invasive

L’ossigeno-ozono terapia può essere eseguita anche su ernie già operate in precedenza, la tecnica classica utilizzata prevede l'infiltrazione di una miscela di ossigeno-ozono in prossimità del disco malato in sede paravertebrale in più punti, si sfruttano le proprietà del gas di diffusione verso le aree infiammate per ottenere il controllo della sintomatologia dolorosa.

Si tratta di una tecnica iniettiva relativamente semplice e rapida, non è richiesta anestesia ed è effettuata in regime ambulatoriale, la somministrazione avviene in cicli la cui cadenza verrà decisa dal medico in base alla sintomatologia ed al quadro clinico.

Dopo pochi minuti dalla somministrazione si può tornare alle proprie normali attività, i benefici del trattamento infatti, sebbene talvolta immediati, si manifestano abitualmente dopo due/tre settimane, si tratta di un trattamento medico in grado di guarire dal dolore e dai sintomi legati ad ernia o protrusione discale in un'altissima percentuale di casi (75-85%), ed il risultato è stabile nel tempo (recidive 3-5%).